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272 l'istoria del concilio tridentino


è quinto in numero, e danna li divorzi concessi nel codice giustiniano; il qual anatematismo fu aggionto ad instanzia del Cardinal di Lorena, per opponer alli calvinisti e dannar la loro opinione: fu però facilmente ricevuto, per esser conforme alla dottrina scolastica e decreti pontifici. Ma in quello dove si tratta del divorzio per causa d’adulterio, s’avevano astenuto li formatori dei canoni d’usar la voce d’anatema, avendo rispetto di dannar quell’opinione, la qual fu di sant’Ambrosio e di molti Padri della chiesa greca. Con tutto ciò, avendo altri opinione che quello fosse un articolo di fede, e a questo contendendo quasi tutti li voti dei padri, fu riformato il canone coll’aggionta dell’anatema, dannando chi dicesse che per l’adulterio si dissolva il vincolo, e che l’un coniugato, vivendo l’altro, possi contraer un altro matrimonio: il qual canone ricevette poi un’altra mutazione, come a suo luoco si dirá.

Nelle congregazioni seguenti si spedirono facilmente quanto alle cose proposte, ma quasi tutti li prelati trapassavano da quelle a parlar dei clandestini, se ben non era ancora né il luoco né il tempo. E giá incominciava a scoprirsi la differenzia d’opinioni in quella materia.

Nella congregazione dei 24, la mattina, fu ricevuto il vescovo di Cortona, ambasciatore del duca di Fiorenza. Egli fece un breve ragionamento della devozione del suo principe verso la sede apostolica e offeri obedienzia e favore alla sinodo; e li fu risposto con rendimento di grazie. Nella congregazione della sera li ambasciatori francesi fecero legger una richiesta a nome del loro re: che dalli figli di famiglia senza consenso de’ genitori non possi esser contratto matrimonio o sponsali; la qual cosa se dalli figli fosse tentata, restasse in potestá delli maggiori irritar o vero convalidar il contratto, secondo che a loro fosse piaciuto. E quell’istesso giorno furono avvisati li padri di dar in nota alli deputati gli abusi osservati da loro in quella materia del matrimonio.

Finiti li voti sopra li anatematismi, furono proposti due articoli: uno, se era ispediente promover persone maritate alli ordini sacri; l’altro, la irritazione dei matrimoni clandestini.