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300 | l'istoria del concilio tridentino |
sono differenti d’autoritá, ma di solo nome. Ma l’esser il numero dei vescovi grande e degli arcivescovi picciolo, e il favore che li legati e pontifici facevano a quelli, acciocché li
arcivescovi con la soggezione dei suffraganei non acquistassero autoritá e riputazione, de quali potessero valersi per non
star tanto soggetti alla corte quanto sono, fu causa che non
potèro ottener se non una sola parola di sodisfazione, che gli
fu data, non proibendoli di visitare quando fosse con causa
approvata dal concilio provinciale. Di che si dolevano con
dire che era a fatto un niente, perché essendo nel concilio
provinciale un arcivescovo con molti vescovi, si poteva aver
per chiaro che occasione non sarebbe mai nata.
Il sesto capo era sopra le esenzioni di capitoli delle cattedrali dall’autoritá episcopale; nel quale avendo grand’interesse li vescovi spagnoli, e a loro contemplazione il conte di Luna, furono fatte molte restrizioni e ampliazioni; ma non però tali che quei prelati restassero contenti, se ben piú volte fu mutato, e infine anco tralasciato e portato all’altra sessione, come si dirá.
Il decimoterzo capo, in quello che tocca le pensioni, parlava generalmente che nessun beneficio potesse esser gravato di maggior pensione che della terza parte dei frutti o loro valore, conforme a quello che fu di costume quando le pensioni s’introdussero. Il che al Cardinal di Lorena non pareva conveniente, poiché vi sono benefici molto ricchi che, quando anco pagassero doi terzi, non si potrebbono intender gravati; e altri cosí poveri, che non possono sostentar pensione; poiché non era giusta distribuzione questa, ma meglio era proibire che li vescovati di mille scudi e le parrocchiali di cento non potessero esser gravate, e quanto al rimanente fermarsi. La qual opinione prevalse, con grandissimo piacere delli legati e delli pontefici, per la libertá assoluta che si lasciava al pontefice nelli buoni benefici. Furono molti e longhi li discorsi di quelli che dimandavano moderazione sopra le pensioni e riservazioni de frutti giá imposte, e sopra li accessi e regressi; ma la difficoltá constrinse ognuno a metter il tutto in silenzio,