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328 l'istoria del concilio tridentino


Roma, per il che in quel regno sarebbe stato sentito male che fossero giudicate cause de vescovi in prima instanza, e che la citazione contra la regina, cosí per la medesima causa, come perché era con pene temporali, averebbe dato che dire e mala sodisfazione a molti. Ma quelli uffici, essendo intesi dal papa sí come erano fatti, non partorirono altro frutto, se non quello che il medesimo cardinale in suo secreto desiderava.

Nel negozio dell’abboccamento, tanto desiderato dalla regina che con ogni corriero ne faceva novo ufficio appresso il pontefice, quantonque fosse venuto avviso dalla corte imperiale che Cesare non voleva darci orecchie; e di Spagna, se ben parole molto compite di desiderio che il re aveva di effettuarlo, nondimeno con risoluzione che li tempi e le congionture non lo comportavano; fu però di parere il cardinale che, quantonque non vi fosse alcuna speranza, il papa nondimeno non dovesse restar di mandarci li nonci espressi destinati per questo, come ufficio dal qual avessero a depender molte altre negoziazioni in servizio della sede apostolica; e in particolare per levar li impedimenti alla conclusione del concilio, se alcuni fossero nati. Onde furono espediti il Visconti in Spagna e il Santa Croce in Germania, in apparenzia con carico di trattar l’abboccamento, in esistenza con altre instruzioni particolari.

In Trento, aspettando il tempo della sessione, e tra tanto non volendo dar occasione ad alcuna difficoltá, li legati proposero da trattar delle indulgenzie, purgatorio, venerazione de’ santi e immagini, ma per pubblicarne li decreti non nella sessione immediata, ma nell’altra susseguente, aggiongendo il modo che si doveva tenere dalli teologi nell’esaminar quelle materie, cioè che dassero il loro parere in scritto sopra l’uso solamente di quelle, non si estendendo a parlar sopra gli altri capi; e con ordine alli padri di dover dir il voto loro brevemente sopra l’istesso, con protestazione che sarebbe stato interrotto qualonque avesse voluto allongarsi fuori della proposta. Con tutto ciò dai teologi furono fatte scritture longhissime, e