Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
libro settimo - capitolo iii |
alcuni delli titubanti e di quelli che incautamente erano passati nell’opinione, ma nel rimanente devoti al pontefice, di far
con loro uffici che, conosciuta la difficoltá, dicessero di rimettere al pontefice, o vero almeno parlassero piú ritenutamente:
e per far questo, alli doi soprannominati aggionsero l’arcivescovo di Rossano e il vescovo di Ventimiglia. E acciò quelli
che si riconoscessero avessero colore di ritirarsi con onore,
ordinarono che il Lainez facesse una piena lezione di questa
materia; la quale acciò fosse attentamente udita e potesse far
impressione, volsero, come s’è detto, che essendo egli l’ultimo, non parlasse dopo gli altri in fine di congregazione,
ma ne avesse una tutt’intiera per lui; e fu il voto suo consultato tra tutti e quattro essi gesuiti, adoperandosi sopra gli
altri il Cuveglione. E per non tralasciare un buon rimedio di
diversione, occuparono li prelati in altra materia, ora ritornando alle cose occorse in quella congregazione. Delle quali
dopo ch’ebbe votato per ultimo il general de’ Servi, e confermatosi con li sensi de’ spagnoli, il cardinale di Mantova
fece un’ammonizione a’ padri deputati sopra l’Indice, mostrando quanto importante negozio avevano per mano, poiché
tutte le sovversioni nascono e l’eresie si disseminano col
mezzo de’ libri: li esortò ad usar diligenza e far vedere alla
sinodo il fine dell’opera presto; esser ben certo che è di
molta fattura e lunghezza, ma considerar anco che tutti li
padri contribuiranno fatica per aiuto delli deputati; che si
consumano le congregazioni in trattar questioni di nessuna
utilitá, e si va procrastinando in opera cosí necessaria: esortò
in fine a far opera che questo particolar dell’Indice si potesse
definire nella sessione seguente.
Ma la mattina venuta, il Lainez parlò piú di due ore molto accomodatamente con gran veemenzia e magistralmente. L’argumento del discorso suo ebbe due parti. La prima consumò in provare la potestá della giurisdizione esser data tutta intieramente al pontefice romano, e nessun altro nella Chiesa averne scintilla, se non da lui: la seconda passò in risoluzione di tutti gli argomenti addotti nelle precedenti congregazioni