Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/61

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libro settimo - capitolo iii


l’istesso fare, trattando materia di fede o de riti ecclesiastici; massime osservato che nel primo concilio degli apostoli, che doverebbe esser norma ed esemplare, il decreto non fu fatto né da Pietro in presenza del concilio, né da lui con approbazione, ma fu intitolata l’epistola con li nomi di tre gradi intervenienti in quella congregazione: apostoli, vecchi e fratelli; e Pietro restò incluso in quel primo senza prerogativa. Esempio che per l’antichitá e autoritá divina debbe levar il credito a tutti quelli che dai tempi seguenti, eziandio da tutti insieme, possono essere dedotti. E per qualche giorno in tutto Trento quel ragionamento del gesuita, per li sopradetti e altri ponti, somministrò materia a molti discorsi, e per ogni luoco d’altro non si parlava.

Li legati sentivano dispiacere che quel rimedio, applicato da loro per medicina, partorisse effetto contrario, vedendo che doveva esser causa di far allongar li voti nelle congregazioni; né sapevano come impedirli; perché avendo quel padre parlato due ore e piú, non si vedeva come interrompere chi li volesse contradire, e massime a propria difesa. E intendendo che egli distendeva il suo discorso per darlo fuori, lo chiamarono, e li proibirono che non lo comunicasse con alcuno, per non dar occasione ad altri di scrivere in contrario, avendo inanzi gli occhi il male che seguí per aver il Catarino dato fuori il voto suo della residenza, di dove ne riuscí tutto il male che ancor continuava piú ingagliardito. Ma egli non si potè contenere di darne copia ad alcuni, cosí stimando di onorare e ubbligare li pontifici alla Societá sua nascente, come anco per moderare in scrittura alcuni particolari, detti troppo petulantemente in voce. Molti si accinsero per scriver in contrario, e durò questo moto sin tanto che la venuta de’ francesi fece andar in oblivione questa differenza, con introdurne di piú considerabili e importanti.

Si frequentavano tuttavia li consegli de’ pontifici contra li spagnoli, e le pratiche appresso li prelati che stimavano poter guadagnare. E opportunamente si offerí alli legati un dottor spagnolo, cognominato Zanel, che li propose modi di metter