Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/346

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286 lettere di fra paolo sarpi.

cio de’ libri di cotesta città con questa, dovendo essere con molto profitto nostro, perchè qua finalmente non si stampano se non libri dozzinali. Io desidererei grandemente che si stampasse l’istoria del presidente de Thou in Italia, acciò potesse andare per mano di molti; perchè altrimenti pochi esemplari possono venire. Sappia che, quantunque abbiamo il giogo ecclesiastico assai più mite in questo dominio che nel rimanente d’Italia, in quella parte nondimeno che tocca la stampa, è l’istesso appunto che negli altri luoghi. Nessuna cosa si può stampare se non veduta ed approvata dalla Inquisizione. Non convien risguardare alle cose stampate nel tempo delle controversie, perchè fu deliberatamente straordinario, che quelle sole cose potessero essere date alla stampa senza tale approvazione; anzi, senza che fossero vedute da esso inquisitore. Composte le controversie, siamo tornati alla osservazione degli ordini vecchi. In tanto solamente siamo differenti dal resto d’Italia, che negli altri luoghi tutte le cose approvate dall’inquisitore sono senz’alcuna opposizione stampate: qua, quelle che non piacciono non si stampano, sebben approvate da esso; e parimente non si possono stampare le riprovate.1 La istoria del signor de Thou mai sarebbe ammessa. In particolare, l’epistola al re dicono che contiene due eresie: l’una, che non sia bene far guerra agli eretici; l’altra, che non sia bene procedere con severità di giustizia contro di loro.2 Dove


  1. Informazioni e dichiarazioni da raccomandarsi a chi studia negli ordini governativi della Repubblica veneta.
  2. “Ciò in fatti sarebbe opposto al primo articolo della bolla In cœna Domini.„ — (Bianchi-Giovini.)