Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/385

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lettere di fra paolo sarpi. 325


Qui passano voci di cose assai grandi di Germania, le quali io scriverò a V.E. acciò ritrovando riscontri della verità, possa usarle; chè alcune fiate li lontani, come meno osservati, penetrano dove li vicini non possono. Si faranno le nozze del duca di Wittemberg nel principio del mese futuro, dove interveniranno molti principi in persona, e sotto quella copertella sarà una dieta di altri negozi che di nozze. Si dice che l’arciduca Ferdinando perseveri costantemente nella risposta negativa data alli suoi sudditi, e ch’essi perciò siino per aver ricorso alli principi e città collegate: che il fratello dell’elettore di Brandeburg partirà di Dusseldorf, ed in luogo suo anderà il marchese di Anspach: che il figlio di Neuburg, qual si ritrova là, abbia qualche intelligenza con li ministri imperiali: che gli Stati dell’arciduca o re Mattias trattino qualche cosa per tornar sotto l’imperatore: che la controversia tra Hussiti e Piccardi intorno l’accademia, sii accomodata, e che vi sii qualche consiglio di armarsi di nuovo in Boemia.1 Il freddo dell’inverno potrà agghiacciare e forse anche mortificare assai di questi disegni; ovvero, per antiperistasi, farli aumentare intieramente, e dar fuori con maggior veemenza a primo tempo, secondo


  1. Avviluppati in sommo grado erano gli avvenimenti della Germania nel tempo di cui parlano queste Lettere, nè sarebbe stato facil cosa il districare mediante note cotai viluppi per guisa, che i lettori potessero averne alcuna distinta e sufficiente cognizione. Consigliamo piuttosto, chi dalle più speciali e voluminose opere debba astenersi, di consultare le vite o biografie de’ due imperatori Rodolfo e Mattia; o almeno di leggere nella Storia universale scritta da una compagnia di letterati inglesi, il Capitolo XIV della Storia di Germania, nel volume di quell’opera XXXVII.