Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/384

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324 lettere di fra paolo sarpi.

ma dal papa, egli la vorrà dichiarare, limitare, ristringere e levare anco, se gli parerà. Il che anco il presente pontefice ha tentato di fare, dicendo nelli suoi monitorii: Per l’abuso siete decaduti ec.; ed anco nell’occasione presente si vede che tentano intaccare qualche cosa. Perchè, ecco, vorrebbero che il processo e la sentenza contro l’abate fosse fatta con l’assistenza;1 la quale non si dovrebbe aggiungere, con tutto che li loro brevi fossero del valore che pretendono; perchè in quelli non ricercano che il vicario patriarcale sii presente se non all’esame del reo; del rimanente, agli altri atti del processo, nè alla sentenza non lo ricercano: ma qui essendo il reo assente condannato, non è occorso atto di suo esame. Non possono a Roma trattenersi di non allargare per virtù di que’ brevi, dando loro tutto quell’avvantaggio che si può dare: non si conclude se non che gli avogadori di Comune, col consiglio di Quaranta, giudicando ecclesiastici, chiamino il vicario patriarcale all’esame del reo: addesso vogliono estender questo al Consiglio de’ Dieci, e a tutto il processo. Questa diceria ho voluto scrivere per ogni buon rispetto, che ne fosse parlato da parte del signor nunzio. Le voglio anco aggiungere, che un prelato veneziano ha fatto sapere al papa tutti gli eccessi commessi dall’abate suddetto in sua vita, ed in particolare nella città di Padova, dove ha vissuto con qualche libertà: il quale forse è nato da buon zelo di quel prelato, ma viene interpretato che sii fatto per diminuire anche la riputazione del fratello, e levarsi un concorrente.


  1. Cioè, del patriarca, com’è detto più indietro.