Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/404

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344 lettere di fra paolo sarpi.

meno paiono interessati, come quelli che sono stati autori della tregua; ma la Repubblica, che non ha alcun interesse con loro, forse è di maggior stima in questo particolare. Ed in contraccambio, sebben questa Repubblica non può ricevere onore di là, può ben ricevere offici non meno necessari, così nelle cose della navigazione, come in altre occorrenze. Certo è, che se non fosse stato un ambasciator veneto in Inghilterra ed un inglese in Venezia nelle passate turbolenze, non s’avrebbe avuto in favore quella dichiarazione del re, che forse fu tra le principali cause dell’accordo, che seguì onorevole per le cose pubbliche. Sebbene si spendesse per questo otto ovvero diecimila ducati di più, sarebbero forse meglio spesi, che non furono nella condotta del conte Valdemont. Per il che, quando una tal proposizione fosse fatta, forse non sarebbe tanto impertinente: par bene che l’universale non l’aborrisca: però credo che anche a tal risoluzione vi vogli tempo.

L’ambasciatore di Francia ricusava al principio di visitare questo nuovo, allegando le sue commissioni: finalmente, mutato pensiero, l’ha visitato innanzi d’ogni altro l’istesso giorno dell’udienza. L’inglese l’ha visitato ieri. Staremo a vedere quello che farà l’imperiale e lo spagnuolo.

Ma bella cosa del re di Francia, grande veramente, perchè scrive alli suoi ministri oracoli! Scrive all’ambasciator suo qui della venuta di questo Olandese e soggiunge: Voi l’onorerete come ambasciatore di principe di quella qualità. Intendeva il francese che fossero parole rispettive; cioè non come gli altri, ma come conviene alla qualità loro, ch’è