Pagina:Satire (Orazio).djvu/40

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Ma allor quando a me stanco il sole estivo
Porge l’avviso d’avviarmi al bagno,
Dal fero mi sottraggo astro rabbioso.
Dopo una parca colazion che basti
180A far che il ventre tutto il giorno voto
Non si lamenti, mi trastullo in casa.
Di que’ che sciolti van dall’affannosa
E dura ambizion questa è la vita.
Così traggo i miei dì più dolci e gai,
185Che se avessi avo, padre, e zio questori.


SATIRA VII.


Qual pigliasse vendetta il Roman-greco
Persio di quel tutto veleno e rabbia
Rupilio Re proscritto, omai, cred’io,
Tutti gli orbi sel san, tutti i barbieri.
5Questo Persio uomo ricco immensi avea
Negozj in Clazomene, e con Rupilio
Fieri litigi. Era ostinato, ardito,
Prosontuoso, e di Rupilio stesso
Più petulante, e in aguzzar la lingua
10Vincea di lunga man Sisenni e Barri.
Non potendo tra loro questi accordarsi