Pagina:Satire (Orazio).djvu/99

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SATIRA V.


Ulisse, Tiresia.


Ul. Oltre ciò che m’hai detto i’ pur vorrei
Saper, Tiresia, per quai modi e vie
Ricovrar possa i miei perduti averi?
E perchè ridi? Tir. Ti par forse poco,
5Volpone, il fare in Itaca ritorno,
E rivedere i tuoi Penati? Ul. O sempre
Veritiero indovin, vedi qual io
Secondo i tuoi presagj ignudo e brullo
Mi riconduca alla mia casa; e quivi
10Nè dispensa nè armento evvi che intatto
M’abbian lasciato di mia moglie i proci.
E ben tu sai, che nobiltà, valore
Senza la roba più dell’alga è vile.
Tir. Giacchè senza misterj alfin mi sveli,
15Che povertà ti fa ribrezzo, ascolta
Il modo di arricchir. Se buoni tordi,
O s’altra cosa peregrina in dono
Ti vien, falla volar dove grandeggi
Sontuosa magion di ricco vecchio.
20I miglior pomi e i primi onor, de’ quai