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(36) Nel 1738 vacando la primaria Cattedra di Medicina nella Università di Padova, fu il Sig. Beccari con vantaggiose, ed onorevoli condizioni invitato ad occuparla. Non accettò egli l’invito, non solo in riflesso alle sovrane premure di Clemente XII. per mezzo del Sig. Card. Leg. Giovanni Battista Spinola partecipategli, e delle brame del Senato, e di tutti gli Ordini de’ Cittadini; ma ancora, e specialmente per amor della Patria, dalla quale non ebbe cuore di allontanarsi. In quella occasione gli conferì il Senato medesimo un aumento straordinario. Tutto ciò rilevasi dagli Atti del Reggimento, e narrasi dal Mazzuchelli nella mentovata sua Opera.
(37) Secondo il Breve di Gregorio XV. degli 11. Agosto 1621. niun Lettore può conseguire la giubilazione, o sia dispensa dal frequentare le pubbliche Scuole, se non dopo di averle assiduamente frequentate per lo spazio di 40 anni. Benedetto XIV. con suo Breve de’ 18. Sett. 1748. lascia in facoltà del Senato di concedere la giubilazione anche in capo ai 30 anni, quando il Lettore abbia sempre insegnato per tutto il tempo suddetto, o abbia data qualche Opera insigne alla pubblica luce.
(38) Ognuno sa, che il Beccari ha sempre insegnato e sulle Scuole, e nell’Istituto, e in propria Casa; e sa ancora, quante belle Opere ha pubblicate colle stampe: ond’è chiaro il doppio diritto, che avea di conseguire la giubilazione prima de’ 40. anni.
(39) Tutto questo è verissimo; e l’ultima lezione, ch’ei fece in sua Casa, precedette di soli cinque giorni la di Lui morte: dopo la qual lezione fu trasportato sulle braccia de’ suoi domestici al letto per l’estrema languidezza, dalla quale si sentì preso.
(40) Questo pure è verissimo, e si vede dalle stesse Efemeridi, o sia Meteorologiche osservazioni scritte di suo carattere. Le più ordinate cominciano del 1720, e portano la depressione, o l’alzamento del Mercurio nei Barometri e nei Termometri, la qualità de’ venti, la quantità dell’acqua, e della neve cadute dal cielo, de’ ghiacci, e di quant’altre Meteore possono venire sotto la ricerca, o la considerazione di un diligente osservatore. Tre volte al giorno osservava costantemente il Beccari i Barometri, e i Termometri; e raccoglieva dagli Avvisi de’ Paesi stranieri le relazioni de’ tremuoti, de’ turbini, delle procelle, e d’altri somiglianti fenomeni in qualunque modo appartenenti a questo studio. Nella mattina dello stesso giorno, in cui morì, volle segnare le altezze de’ Barometri, e de’ Termometri di sua mano.
(41) Tanto era il Beccari persuaso di una tal verità, che riputava esser cosa non pure utilissima, ma conveniente, o più tosto indispensabile ad ogni Oratore Evangelico il fare nel corso quaresimale una predica ben ragionata, e ben forte sopra i doveri del proprio stato; ed egli fu sempre sì attento, e sì geloso di adempirli in se stesso, che per servire in qualunque modo ai bisogni de’ Cittadini,
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