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giunse insino a negarsi il breve ristoro di un giorno di campagna; essendo solito di dire in ordine alla professione della Medicina, che il Medico deve essere, come il Colombo di gesso nelle Colombaje.
(42) Egli era, come è ben noto, di temperamento bilioso, e naturalmente portato alla collera. In fatti nella sezione del suo cadavere si trovò la vessica del fiele piena di bile. I Cittadini neghittosi, e poco solleciti del vantaggio, e dell’onor della Patria erano per Lui un oggetto d’intolleranza, e di sdegno, che talvolta lo trasportava ad oneste altrettanto, che fervide declamazioni. In tutt’altro facea virtuosamente forza a se stesso; ed essendogli una volta accaduto di avere nel Collegio de’ Medici una contesa alquanto calda con uno de’ suoi Colleghi, e sospettando di averlo trattato non già con poco rispetto, ma con troppa acerbità, diede all’involontario trasporto un eroico riparo, portandosi nello stesso giorno alla Casa del supposto offeso a chiedergli formalmente perdono.
(43) E’ indicibile l’allegrezza, che dimostrava il Beccari, e straordinario l’applauso, ch’egli rendeva alla benemerenza de’ Cittadini verso la Patria, e principalmente alle savie provvidenze dell’Eccelso Senato o in onor dello Studio, o in vantaggio dell’Arti, ed a qualunque altro regolamento di pubblica utilità.
(44) Fu aggregato tra’ Dottori Collegiati Numerarj di Medicina nel 1735, ed eletto Onorario nel Collegio di Filosofia del 1743 tanquam vir famosus non participans.
(45) Fu già, come altrove si è detto, promosso ad una Lettura di Filosofia in questa Università nel 1709, e poi trasferito ad una Cattedra di Medicina Ordinaria nel 1712, indi a quella di Chimica nel 1738, e registrato tra Professori emeriti di Notomìa.
(46) Dopo la morte dell’egregio Dottore Matteo Bazani fu eletto il Beccari a succedergli nella carica di Presidente dell’Istituto nel 1750 senza competitore, e come tale fu direttore del buon ordine degli studj, e delle materie, che ivi si trattano. Fu anche Professore prima di Fisica sperimentale, e poi di Chimica, come dalle note al n. 15, e 16.
(47) Questa aggregazione alla Reale Società di Londra seguì nell’anno 1728, essendo preceduto dianzi fra Lui, ed alcuni membri di quell’illustre Corpo un vicendevole commercio di fisiche osservazioni. Mazzuch.
(48) I nomi più illustri de’ Letterati stranieri, co’ quali ebbe corrispondenza per lettere, secondo la nota, che ne ha formato il Signor Bibiena da protocolli di lettere esistenti presso di Lui, sono i seguenti disposti per ordine di Alfabeto.
Agnesi Maria Gaetana di Milano.
Algarotti Conte Francesco.
Beccaria Giambattista Agostiniano.
Bianchi Gioanni di Rimino.
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