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Pagina:Scherzi poetici di vari celebri autori italiani e veneziani.djvu/67

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    Sognai ch’io era General d’armata;
La mia sciabola sguainata,
Che tengo sempre appesa accanto al letto,
Afferrando grido sangue... Cospetto!...
Benchè ferito e del mio sangue tinto,
Non ho paura, ho vinto...
A terra l’armi, a terra...
Plotoni, Battaglioni,
Eserciti e squadroni,
Siete tututti prigionier di guerra...
In così dir mi desto;
E trovo che con questo
Mio ferro micidiale
Ho colpito ed ho rotto l’orinale.