Pagina:Schiaparelli - Le stelle cadenti.djvu/56

Da Wikisource.
52 corso delle stelle cadenti nello spazio

tanto tempo molti astronomi abbiano considerato questo studio con una specie di diffidenza o di apatia, come quello da cui non erano a sperare grandi risultamenti; e che intanto godesse in Francia di un trionfo effimero la teoria meteorologica di Coulvier-Gravier, il quale per molti anni credette di ricavare, dalle osservazioni delle stelle cadenti, la spiegazione di certi fenomeni atmosferici, e perfino la predizione del tempo.

Ma quando nel 1864 il prof. Newton, consultando diligentemente le antiche narrazioni di piogge meteoriche, e rettamente interpretandole, ebbe dimostrato, che l’apparizione delle Leonidi si rinnova periodicamente ogni 33 anni ed ¼, ognuno vide chiaramente, che il fenomeno delle stelle cadenti poteva appartenere soltanto all’Astronomia. Bisognava dunque ad ogni costo tentare di avanzarsi, e non servendo il processo regolare dell’induzione scientifica, trovare un’altra strada, foss’anche meno rigorosa e più lunga. Invece di partire dalle osservazioni per stabilire la teoria, si è fatto ricorso alle ipotesi: e dalle conseguenze di queste, per via di deduzione si è cercato di verificare l’accordo colle osservazioni. Con questo metodo, indiretto sì, ma perfettamente rigoroso, si giunse a trovare, che le orbite descritte dalle stelle meteoriche nello spazio sono analoghe, per natura, forma, e dispo-