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54 corso delle stelle cadenti nello spazio

il 4 settembre 1511. E senza dubbio dal medesimo argomento fu tratto Keplero a riguardare alcune stelle cadenti come piccole comete. Cotali assimilazioni non hanno per fondamento che una superficiale analogia di apparenze; essendo molto probabile, che la coda delle comete sia il risultato di un processo intieramente diverso da quello che dà origine alle code meteoriche.

Halley pensava, che una materia rara, disseminata per gli spazi celesti venisse a concentrarsi in caduta continua sul Sole, ed incontrando la Terra, producesse il fenomeno delle stelle cadenti. Maskelyne, più ardito di Halley, fece delle stelle meteoriche altrettanti corpi celesti, e pare anzi inclinasse a collocarle fra le comete. Egli scriveva quanto segue all’Ab. Cesaris, astronomo di Brera, sotto la data del 12 Dicembre 1783: «Aggradite un piccolo stampato, che recentemente pubblicai, per esortare i dotti e gl’indotti ad osservare con qualche maggior cura le meteore ignee dette bolidi: Forse risulterà che essi sono comete. Non sdegnate di spendere alquanta fatica in questa cosa, che mi sembra di grande momento, come quella che può condurre a progressi nella Filosofia naturale, fors’anche nella stessa Astronomia».

Nella sua insigne opera sulle meteore ignee,