Pagina:Schiaparelli - Le stelle cadenti.djvu/67

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e loro associazione colle comete. 63


Nello scopo di mostrare per qual semplice via oggi si possa riuscire a dimostrare la relazione delle correnti meteoriche colle comete percorrenti una medesima orbita, partirò da un lemma fondamentale e di facilissimo intendimento (fig. 4). Sia S il Sole e P un corpo qualunque slanciato nello spazio nella direzione PT con una certa velocità. Se il Sole non esercitasse alcuna attrazione sopra il corpo P, è palese, che questo continuerebbe indefinitamente la sua strada nella direzione primordiale PT. L’attrazione solare però col suo persistente influsso devierà il cammino del corpo P, nei primi istanti di poca quantità, poi col crescer del tempo di quantità sempre maggiori in guisa che il corpo P finirà per descrivere un’orbita curvilinea, cioè una sezione conica PQ, tangente alla direzione iniziale PT. Se noi ora supponiamo che dopo del primo corpo un altro sia da quel luogo medesimo P slanciato nella direzione stessa PT con la medesima velocità, che fu impressa al primo corpo; manifestamente il secondo corpo si muoverà sotto l’azione di cause identiche a quelle che muovevano il primo, e quindi seguirà esattamente la stessa orbita PQ. Lo stesso si può dire di un terzo e di un quarto corpo, che da P sia spinto nella direzione PT con la stessa velocità che fu attribuita ai primi corpi. Tutti de-