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Pagina:Scientia - Vol. VII.djvu/124

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militarista delle società risalta quello di «un sacerdozio enormemente sviluppato»1.

In seguito alla «gran pace romana» vediamo il sentimento religioso pagano affievolirsi talmente da non potere più opporre alcuna resistenza al diffondersi dell’agitazione proletaria cristiana; e, viceversa, vediamo nel medioevo allo stato cronico di guerra procedere parallelo il fanatismo più intenso2.

E il Buckle ci mostra appunto, nelle sue pagine geniali, come le guerre incessanti fra cristiani e mori in Ispagna, sì come le accanite e sanguinose lotte analoghe contro gli inglesi in Iscozia, che durano ininterrotte dalla line del XIII alla metà del XVI secolo, provochino tanto lì che qui un’esaltazione religiosa intensa, i di cui effetti si ripercuotono ben lungi in tutta la storia successiva di questi paesi3.

Riassumendo questi cenni oltremodo fugaci, riscontriamo, dunque, che a tutte le cause sopra rammentate che tendevano a sviluppare nella società l’organo religioso anche nelle epoche di pace, un’altra se ne aggiungeva, e forse di tutte la più efficace, prodotta dall’attività sociale massima, la più universale e la più fondamentale di tutte, quale fu nel passato la guerra4.

Così stando le cose, considerato cioè quali e quante cause hanno di continuo operato presso tutte quante le società a formare e sviluppare sempre più l’organo religioso, il fenomeno religioso stesso perde, dal punto di vista sociologico, l’aspetto paradossale che aveva al primo momento.

Ma, allora, l’aspetto paradossale del fenomeno religioso cessa completamente anche dal punto di vista psicologico. Giacchè immensa, veramente, si comprende debba essere stata

  1. Cfr., p. es., Lubbock, On the Origin of Civilisation of Man, London, Longmans Green, 1889, pag. 214; e Spencer, Op. cit., Princ. de Soc., t. IV, pagg. 162-163.
  2. Cfr., p. es., Renan, Histoire des Origines du Christianisme, Les Apótres, Calmann Levy, 1894, Cap. XVII: État du monde vers le milieu du premier siècle; e Kidd, L’évolution sociale, Paris, Guillaumin, 1896, pagg. 121-127.
  3. Buckle, Histoire de la Civilisation en Angleterre, Paris, Masson et Flammarion, 1881, tomi IV e V.
  4. Per un più completo sviluppo di questa tesi, vedi Eugenio Rignano, Di un socialismo in accordo colla dottrina economica liberale, Torino, Bocca, 1901, ultimo capitolo, sezione terza: Della funzione sociale della religione.