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dannosi all’individuo sono utili alla specie. Ora, questa concezione Weismanniana è oggi oltrepassata, anche nel puro campo biologico, dalla sempre minore efficienza che nell’evoluzione delle specie viene ormai attribuita al processo selettivo; e, ad ogni modo, non si potrebbe ammettere per gli organismi sociali, considerati come altrettante unità in lotta fra loro, quelle immani ecatombi di vinti di fronte a un minimo numero di superstiti, cui i Neo-Darwinisti sono costretti a ricorrere a sostegno della pretesa onnipotenza della selezione naturale. Nè, infine, col nuovo e sì crescente favore con cui vengono oggi riprese le teorie Lamarckiane della funzione che crea l’organo, si può ormai più ammettere, neppure e anzi tanto meno nella scienza sociologica, che alcun organo possa sorgere e svilupparsi nell’organismo sociale se non previa qualche funzione, che risponda a dati bisogni effettivi della collettività vivente, e dalla quale appunto esso venga a poco a poco direttamente plasmato1.

Il favore incontrato dalle teorie del Kidd si spiega però col fatto che esse parevano portare un aiuto indiretto a quell’altro ordine di argomenti in favore della vitalità perenne della religione, del quale pure, come sopra dicevamo, dobbiamo ora per ultimo far rapidissimo cenno.

Si dice, infatti, che la religione, ritiratasi ormai da tutti gli altri campi di attività sociale, è oggi però più che mai necessaria in quello morale; che senza «principi morali» nessuna società può sussistere e che la religione soltanto può stabilirli, infonderli e rafforzarli. Da ciò il pericolo gravissimo, secondo costoro, cui va oggi incontro la società attuale, se essa non si arresta a tempo nella sua corsa verso l’irreligione2.

Qui bisogna distinguere: La preoccupazione maggiore, anche se non lo si confessa esplicitamente, riguarda il movimento sempre più esteso e imponente di rivendicazione proletaria, il quale, se oggi si limita a premere sulla cosiddetta

  1. Per una trattazione più estesa della contesa ancora aperta fra NeoLamarckisti e Neo-Darwinisti, cfr. Eugenio Rignano: Sulla trasmissibilità dei caratteri acquisiti. Ipotesi d’una centro-epigenesi, Bologna, Zanichelli, 1907, Cap. V.
  2. Cfr., come esempio tipico fra i tanti, Luigi Luzzatti: La libertà di scienza e di coscienza, Milano, Treves, 1909, Cap. VIII: Scienza e Fede.