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dell’attenzione 327

fenomeno ci si appalesi appunto nel momento della sua prima formazione. È il cammino che abbiamo percorso per cercare di scoprire l’intima natura d’un altro fenomeno psicologico, di non minore importanza fondamentale, quello delle tendenze affettive; e la ricerca filogenetica svelandocene l’origine e la natura mnemonica è venuta a rischiarare di subita luce questa categoria di fenomeni parimente fino ad ora oltremodo oscuri1.

Lo stesso ci sembra possa avvenire per l’attenzione, la quale, del resto, come vedremo, non è che una formazione secondaria e un derivato diretto delle tendenze affettive stesse.

Nello studio ora rammentato sull’origine e natura mnemonica delle tendenze affettive, vedemmo che quest’ultime non sono, originariamente, che altrettanti aspetti dell’unica tendenza dell’organismo a conservare o a ristabilire il proprio stato fisiologico stazionario attuale, oppure a riattivare qualche altro sistema fisiologico antico, già stato determinato in passato da date condizioni ambientali, le quali, ripresentandosi ora magari parzialmente, «svincolano» l’accumulazione mnemonica che aveva lasciato di se questo sistema fisiologico antico. Da queste tendenze aftettive ad origine mnemonica diretta, rivolte a ristabilire dati rapporti ambientali, nascono poi, per la legge ben nota del «trasferimento affettivo» dal tutto alla parte, tutte le altre ad origine mnemonica indiretta, rivolte a ristabilire solo porzioni ben determinate e particolari di tali rapporti ambientali. In aggiunta ai rapporti ambientali più fondamentali, che continuano ad essere intensamente appetiti nella loro integrità originaria, si ha così, negli animali superiori e sopratutto nell’uomo, un aumento nella quantità e varietà di rapporti ambientali secondari, magari particolarissimi, suscettibili in tal modo di divenire alla loro volta oggetti di desiderio.

Ciò che qui preme di mettere subito in rilievo è che ciascun sistema fisiologico, una volta che venga interrotto dalle

  1. Eugenio Rignano, Dell’origine e natura mnemonica delle tendenze affettive, «Scientia», N. XVII-1, 1911; Die mnemonisehe Entstehung u. die mn. Nat. der affectiven Neigungen, «Arch. f. die gesanimte Psych.», XX Bd., 1. Heft. 1911; Upon the mnemonic Or. and Nat. of affective Tendencies, «The Monist», July, 1911. Lo studio è apparso in seguito come appendice anche nella ediz. inglese della nostra opera: Upon the Inheritance of acquired Characters. A Hypothesis of Heredity. Development and Assimilation, Chicago, The Open Court Publishing Co., 1911.