Questa pagina è stata trascritta ma deve essere formattata o controllata. |
D I M E D I C I N A. 169
farlo in luogo aperto, acciò questi fumi del sollimato
non vi diano nel capo, massime se vuoi
non patite di mal francese. Questo liquore
l'habbiamo noi ripartito in tante ampolline acciò
che volendolo adoperare, non si habbi a
sturare e sfiatare tutto il detto butiro in una volta,
che sturando un'ampollina tre overo quattro
volte, subito perde il vigore, e si converte in acqua,
il che parimente intraverrebbe un'ampolla dove tutto
vi fosse riposto, et affine che ve possiate servire
più volte, fatte nel modo che hora vi habbiamo insegnato.
Et acciò non conosciate questo caustico uscire più dal
sollimato che dall'antimonio, et acciò anco lo facciate per l'avenire
meglio di quello che noi habbiamo fatto per il passato, havete da sapere,
che le feccie che erano rimase in questa storta le
quali erano per prima sei oncie di materia, pesandole poi,
rimasero a tre oncie e mezza, e pareva non fosse altro che
un pezzo di antimonio, e per questo giudicai quello che era stillato,
non essere altro che solo il solimato, e lo spirito dell'antimonio,
per questa ragione l'ho voluto fare con tre oncie di sollimato,
e due di antimonio, et mi è riuscito detto butiro più
giallo, et in più quantità che nella prima maniera, di modo
che havendolo voi a fare, vi terrete più presto a questo peso,
che a quello prima già detto. E se a me verrà l'occasione altre
volte a farlo, voglio pro-
Caustico fatto con un altro peso.