Pagina:Scienza - Li Meravigliosi Secreti di Medicina, 1618.djvu/236

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184 SECRETI


na, e l'altre sopra il fuoco, e gittandovi il solfo più volte, come prima: e se per necessità le lamine fossero pezzi piccioli, metteteli sopra una palla, overo piastra di ferro infuocata, sopra la quale s'infuocheranno anco i pezzi delle lamine di rame, sopra i quali poi polverizarete del zolfo più volte, e farete squamme grandi come l'istesse lamine. Et acciò diventino più rosse, mettete poscia dette squamme sopra la medesima lamina di ferro infuocata, et ivi per un'hora gli darete fuoco, di modo che sempre stiano quasi infuocate, e cosi tutte si faranno di colore più acceso e rosso. E ciò facendo, habbiate sempre una mira di trovare il fuoco conveniente, e proportionato, e di darglielo tanto tempo, che li faccia venire di cotal colore rosso.

La qualità del fuoco, fa tal rame rosso.

Et di questo rame abbrusciato se ne può fare in due hore quanto che ne vorrete. Fatto che egli sarà, serbatelo in un albarello di vetro, overo in luogo dove si conservino le squamme cosi intiere, e vedrete, che mai non vi sarà huomo che possa giudicar come sia fatto, o calcinato in questa maniera. Et assaggiandolo sentirete c'ha il sapore, e l' odore del vetriolo, et è facile a tritarsi, e farsi polvere sottilissima. Mi ricordo alle volte haver cavato il rame del vitriolo Romano, il quale tatto lamine, et abbrusciato poi in questo nostro modo, mi è riuscito molto rosso; e perciò siate avertiti che le lamine siano nette, e pure senza mistione d' altro metallo. Chiamasi Romano da ogn'uno