Pagina:Scienza - Li Meravigliosi Secreti di Medicina, 1618.djvu/78

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26 SECRETI

tandovi sopra la sua polvere, ma prima debbi anco esser uscite, overo voite in qual si voglia altro modo.

Alle piaghe.

Dice Arnaldo, che più volte ha visto, e sperimentato, che lavando spesse volte i cancari, cancrene, fistole con l'acquità, nella quale sia stato posto il rosmarino, haverle diseccate, e guarite, le quali per altre vie non si havevan possuto già mai sanare. Et le radici secche ridotte in polvere, et incorporate con mele, mondificano le ulcere. Ma chi patirà di canchero, overo il ulcere maligne, dopò che prima s'havrà ben purgato il corpo, beva ogni giorno di detta quinta effentia, e sopra il male mettivi due, o tre volte il giorno una buona pezza bagnata in detta quinta essentia, e veramente si saneranno. Fassi similmente un' unguento con cera, et oglio, incorporandovi poscia insieme polvere di rosmarino, il quale dopò mondificate le ulcere, le incarna, et all'ultimo mettendo un poco più polvere in detto unguento, le salda.

Alle dislocationi delle gionture, et alle ossa rotte.

Passati che saranno i sette giorni, i quali erano il tempo della infiammatione nelle dislocationi, si come anco nelle rotture dell'ossa, amollerete le fascie in detta nostra quinta essentia, et cosi bagnate, et poscia premute, infasciate detto membro, ome si richiede secondo l'arte della chi-


Arnaldo nel medesimo luogo. Dioscoride lib. 3. c. 72. e Theophrasto lib 9 12