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196 chimica fotografica

L’ossigeno è un gas permanente, scolorato, insipido, senza odore, della densità di 4,10. L’acqua ne scioglie 0,035 del suo volume, ossia un peso insignilicante. È il solo gas proprio alla respirazione. Si prepara facilmente riscaldando dei clorato di potassa in una ritorta di vetro. Questo sale si cambia in cloruro di potassio perdendo il suo ossigeno: KO,C10 3 =KCI-t-O e.

Il gas ossigeno sotto l’azione della scintilla elettrica si modifica, acquista uno stato allotropico particolare, per cui le sue proprietà chimiche vengono esaltate e rese molto più energiche, poichè in questo stato esso manifesta una più grande tendenza a combinarsi cogli altri corpi. In questo stato l’ossigeno viene distinto col nome di ozono e la sua densità sta a quella dell’ossigeno:: 4: 4 (a).

La luce può pure in alcune circostanze ozonizzare l’ossigeno, cosi il sig. Schdnbein scoperse che l’amido contenente ioduro di potassio mescolato con olio di amandole amare si può conservare all’oscuro in contatto dell’ossigeno comune senza che succeda il coloramento bluastro che caratterizza l’czono, ma al sole il coloramento succede prontamente. La carta amido -iodurata all’oscuro non si altera, ma al sole prende.una tinta violacea.

dell’aria.

L’aria è un semplice miscuglio di ossigeno e di azoto. È invisibile ed accusa la sua presenza colla resistenza che frappone. Se si lulfa un bicchiere capovolto nell’acqua, il bicchiere non si riempie di acqua, perchè l’aria contenuta nel bicchiere vi mette insormontabile ostacolo. Se invece si inclina il bicchiere, l’aria viene scacciata, e per la sua maggior leggerezza si innalza in grosse bolle a traverso del liquido.

Quando il fotografo vuole pesare in modo esalto con una bilancia delle quantità molto piccole, l’aria ambiente può impedire l’esattezza del pesamento; e ciò succede sempre quando l’aria agitata viene a percuotere sulle coppe, o piatti della bi (a) Nuovo Cimento, Tomo VI.