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200 chimica fotografica

Le proprietà chimiche dell’idrogeno sono assai differenti da quelle dell’ossigeno. Esso non alimenta la respirazione, nè intrattiene la combustione; cosicchè gli animali periscono in esso, ed i corpi accesi in esso si estinguono. Esso non solo non è un comburente come l’ossigeno, ma è un combustibile, un corpo infiammabile egli stesso, e nello abbruciare produce mollo calore. così t parte di idrogeno è capace di produrre un calore ancor più grande di quello che viene prodotto da 3 parti di carbone.

Mescolato coll’ossigeno nella proporzione di 2 volumi di idrogeno, e di 4 volume di ossigeno, si produce un tutto che si accende con terribile detonazione allorquando viene in contatto di un corpo acceso. La detonazione è dovuta all’istantanea combinazione dell’idrogeno e dell’ossigeno, per via della quale si produce dell’acqua in volume circa 2000 volle inferiore a quello occupato dal miscuglio gassoso. L’aria atmosferica ambiente si precipita nel vacuo lasciato dalla combinazione, e produce lo scoppio.

L’alcool e l’etere, sostanze eminentemente infiammabili, sono in gran parte composte di idrogeno. Nell’abbruciare, il loro idrogeno si combina direttamente coll’ossigeno dell’aria, si produce del vapore acqueo, come si può riconoscere, condensandolo con sovrapporre alla loro fiamma un corpo freddo.

I vapori dell’alcool e dell’etere ( principalmente di quest’ultimo) mescolandosi coll’aria possono dare origine ad un miscuglio gassoso analogo al predetto miscuglio detonante di idrogeno e di ossigeno, capace di produrre delle esplosioni pericolose. Ciò interessa il fotografo su collodio, il quale ha frequentemente occasione di maneggiare questi corpi infiammabili.

L’olio, la cera, il legno, ecc., che abbruciano con fiamma, vanno debitori di questa loro proprietà all’idrogeno che contengono; come, per altra parte, debbono ascrivere al carbonio la proprietà della loro fiamma di mandar luce. La fiamma dell’alcool manda poca luce, perchè la proporzione del suo carbonio è relativamente mollo minore di quella degli olii e dei corpi grassi.

II gas idrogeno è così leggero, che ti volumi di esso non