Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/223

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parte prima. 201

pesano più di I volume di aria atmosferica. Da ciò la sua applicazione nei globi apostatici.

L’equivalente dell’idrogeno è = 1. Si prese questo equivalente per unità, con cui paragonare gli equivalenti degli altri corpi, perchè l’equivalente dell’idrogeno è il più leggiero dì tulli, e perchè gli equivalenti degli altri corpi sono, quasi sempre, multipli esalti dell’equivalente dell’idrogeno. Nella pratica è molto comodo il partire dall’idrogeno per confrontare gli equivalenti, perchè si ottiene una scala di numeri molto piccoli, mentre partendo dall’ossigeno si viene ad avere numeri troppo grandi, ed i calcoli diventano troppo lunghi, senza che neppur vi sia maggior vantaggio pel pratico dal Iato dell’esattezza.

L’idrogeno concorre coll’ossigeno, col carbonio, e coll’azoto alla formazione dei corpi organici vegetali ed animnli. I colori particolari a questi corpi, e gli odori che ne emanano, vengono distrutti, o modificali profondamente dai corpi molto avidi di idrogeno, come sarebbe il cloro.

1 metalloidi, il cloro, il iodio, il bromo, il fluoro, ecc., nel combinarsi coll’idrogeno, formano degli acidi molto polenti, l’acido cloroidrico, iodoidrico, bromoidrico, fluoroidrico, ecc. Questi acidi vennero chiamati idracidi; ma essi devono la loro acidità al melalloido unito all’idrogeno, e non all’idrogeno stesso. Quest’ultimo, per la sua natura basificante poco pronunciala, essendo incapace di far prevalere la sua influenza in modo abbastanza energico, nel composto derivante dalla combinazione rimangono predominanti le proprietà acide generate, provocate dai metalloidi.

dell’acqua.

L’acqua non è un semplice miscuglio come l’aria, ma è una vera combinazione chimica.

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