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248 chimica fotografica

6 per Teiere 9 per l’alcool 13 per l’acqua.

L’etere non si mescola in (ulte le proporzioni coll’acqua. Quando questi due liquidi vengono agitali insieme, l’acqua scioglie circa ~ di etere, ed il rimanente si porla sulla superficie, e forma uno strato di etere che contiene circa £ di acqua solamente. Coll’alcool invece si mescola in tutte le proporzioni. L’etere del commercio contiene spesso dell’alcool che ne altera la densità, ed il punto d’ebollizione. Si può liberare l’etere dall’alcool che contiene lavandolo nell’acqua.

Scioglie il iodio, il bromo, coi quali corpi alla lunga reagisce, e si decompone con formazione di acido iodoidrico, bromoidrico, e di altri prodotti. Scioglie -^pdel suo peso di solfo e ^ di fosforo. L’ammoniaca, la soda, la potassa sono capaci di provocare la decomposizione dell’etere e generare in esso dell’acido acetico, formico, ecc. Il piombo, il ferro, il zinco vengono lentamente ossidali dal contatto dclTelere e cambiali in acetati. I sali inorganici sono di rado solubili nell’etere. Da ciò nasce la difficoltà nel rendere fotografico il collodio. Gli olii, le resine, gli estratti sono generalmente molto solubili nell’etere. Sotto l’influenza delia luce ed in contatto dell’aria l’etere diventa meno volatile, meno capace di sciogliere gli olii fissi, perchè si forma nel vaso un po’ di acido acetico. Perciò l’etere si deve conservare in piccoli fiaschi ben chiusi ed al riparo dalla luce.

Al fotografo non conviene lo spendere il suo tempo per preparare l’etere e ciò pel principio economico della divisione del lavoro, ed anche perchè la preparazione dell’etere va accompagnala da qualche pericolo di esplosione e di incendio, e perchè dai farmacisti si può avere l’etere lavato e rettificato della densità di 0,725, ossia di gradi 63, abbastanza puro e conveniente per le operazioni del fotografo Ma l’etere essendo soggetto ad alterarsi col tempo in modo da diventare inservibile per la fabbricazione del collodio fotografico, così non sarà inutile il dire in qual modo si debba operare per purificare l’etere quando esso ha subito una tale alterazione. Si prende l’etere che si