Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/349

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negative su albumina. 327

Operazione IX.

Fissare la prova negativa e terminarla.

In quest’operazione la prima cosa a farsi è di togliere dal vetro l’acido gallico ed il nitrato d’argento che hanno servito a rivelare l’immagine, e a tale effetto:

Prendi colla mano sinistra la lastra e versa sopra l’immagine dell’acqua in abbondanza onde lavarla assai bene. Un litro di acqua versato con sottile getto sull’immagine può lavare sufficientemente una lastra della grandezza di 0m, 18X0m,24.

La prova negativa dopo il suo lavamento nell’acqua si può dire che è già fissata per metà, imperocchè ora si potrà illuminare molto più liberamente il disegno senza pericolo di danneggiarlo.

Tu, approfittando di questa proprietà, esaminerai di nuovo con attenzione la tua prova per poterla, mentre sei ancora in tempo, riprendere con acido gallico e nitrato di argento, rinforzarla nel modo che abbiamo veduto di sopra, nel caso che essa non avesse ancor ricevuto una conveniente intensità.

L’immagine che troverai bene sviluppata tu la porterai ora fuori del gabinetto oscuro, e vi verserai sopra un poco del liquido fissatore, e questo lo farai scorrere sopra tutto lo strato albuminoso inclinando il vetro per ogni verso. Quando il liquido sarà venuto a contatto di tutta la superficie dello strato, tu metterai la lastra in un treppiede a viti calanti, e poscia aggiungerai tanto liquido fissatore, quanto la lastra, posta bene a livello, ne potrà contenere. Lascierai agire sino a che i bianchi della negativa siano diventati trasparenti, il che ha luogo in pochi minuti.

Terminata che l’iposolfito avrà la sua azione dissolvente, lava l’immagine mettendola sotto un getto d’acqua che farai cadere da una bottiglia, o da una fontana artificiale. Questa maniera di lavare gettando l’acqua sullo strato è assai efficace, ma non si ottiene un lavamento uniforme se non si fa cadere l’acqua per ogni parte dello strato, perciò sarà buona precauzione il