Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/355

Da Wikisource.

negative su collodio. 333

nel cotone, sia nel salnitro, è utile per moderare l’azione del’ l’acido nitro-solforico. Quando questo è troppo concentrato il cotone viene bensì reso fulminante in sommo grado, ma o perde intieramente la facoltà di sciogliersi nell’etere addizionato di alcool, o vi si scioglie con estrema difficoltà, producendo un collodio glutinoso, contrattile, che produce sul vetro una pellicola reticolata. Quandq all’opposto l’acido è troppo dilungato o le sostanze sono eccessivamente cariche di umidità, il cotone fulminante che si ottiene è non solo imperfettamente fulminante, ma rimane corto, agglutinato insieme, per cui si lascia lavare con difficoltà ed è poco solubile nel miscuglio di etere ed alcool, e la soluzione seccando sul vetro, lascia una pellicola polverosa poco trasparente, opaca o papiracea, e di niuna solidità.

Non solo non conviene far seccare il cotone per cacciare l’umidità quando gli acidi sqpo concentratissimi ma bisogna aggiungere direttamente a questi uno o più equivalenti di acqua per ogni equivalente di acido onde renderli al grado di concentrazione voluto, come diremo più sotto.

L’acido nitro-solforico, dopo che ha -servito una volta si deve rigettare perchè contenendo in soluzione della pirossilina, sarebbe poco utile nel preparare dei sali cogli ossidi metallici, e non gioverebbe farlo servire alle seguenti preparazioni di altra pirossilina, perchè la sua composizione essendo variabile ed indeterminala non la si può correggere con successo aggiungendogli altro acido solforico, ed acido nitrico.

2‘ Miglior modo di lavare il cotone fulminante. — Si propose di lavare il cotone reso fulminante mettendolo nel fondo di un imbuto di vetro, e facendovi quindi passar sopra dell’acqua. Questa, rinnovandosi incessantemente sul cotone, si ammise che dovesse lavare perfettamente il cotone, ed in breve tempo. Però un simile procedimento non credo sia stato veramente seguito con successo da qualcheduno, perchè il cotone nei cambiarsi in pirossilina, ossia nel diventare fulminante sotto l’azione della mistura di acido solforico e di acido nitrico, subisce sempre dal più al meno un restringimento, una specie di follatura, quasi come farebbe la lana in contatto degli alcali, di modo che esso risulta inegualmente penetrabile dall’acqua. Perciò l’acqua, quando filtra sul cotone fulminante posto nell’imbuto, mentre lava ad