Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/360

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338 procedimenti - parte prima.

I) cotone si può surrogare con altre materie vegetali, p. e. col lino, ma le sostanze che vennero principalmente raccomandate sono i cenci di lino e di cotone, e la carta senza colla. Queste surrogazioni non presentano alcun vantaggio reale, prova questa che non è alcuna impurità propria del cotone che possa molestare l’attitudine di questo nella preparazione della pirossilina, impedire che con esso si possa ottenere la pirossilina della qualità voluta.

8’ Peso della pirossilina ottenula — Quando la pirossilina ottenuta è della massima lunghezza e fibrosità, ed è esplosiva in sommo grado, essa offre un aumento di peso di almeno 73 parti per 4 00 parti di cotone impiegato nella sua preparazione. Questo così grande aumento di peso indica all’operatore che il miscuglio acido era troppo concentrato, che il cotone venne cambiato in pirossilina trilonitrosa.

L’aumento di peso, che il cotone ha da subire per produrre una pirossilina conveniente alla preparazione del collodio fotografico, è del 50 per 1 00 appena. Un aumento di peso del 25 per 4 00 soltanto può indicare, che l’operatore ha impiegato un acido nitro-solforico non abbastanza concentralo.

La ragione di queste deduzioni si è che l’equivalente del cotone è 462, l’equivalente della pirossilina prolonitrosa è 207, l’equivalente della pirossilina deulonilrosa è 252, l’equivalente della pirossilina tritonitrosa ò 297.

Queste deduzioni ricavate dagli aumenti di peso sono applicabili quando si opera a bassa temperatura e che si prolunga assai poco il tempo dell’immersione del cotone nell’acido nitro-solforico; quando la temperatura è piuttosto alta, e che si prolunga il tempo dell’immersione ( come si ha bisogno per la preparazione di una pirossilina destinata agli usi fotografici ), allora poco o nulla si può arguire dal peso della pirossilina ottenuta, perchè una gran parte di questa viene sciolta dal miscuglio. Il cotone fulminante preparato ad alta temperatura diventa corto, quasi polveroso, diverso in apparenza dalla pirossilina deulonilrosa più sopra descritta, ma deve essere identico con essa in composizione, ossia deve essere isomerico con essa, poichè ha la proprietà di sciogliersi egualmente bene nell’etere alcolizzato, e di produrre un collodio egualmente buono. Que