Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/383

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negative su collodio. 361

zione, perchè con essa non si altera la limpidità del collodio, e perchè spesso conviene aggiungerne delle quantità molto piccole, che sarebbero malagevoli a pesare.

Si riconosce in ogni caso se la proporzione dell’ioduro contenuta nel collodio è buona daU’aspelto che prende la lastra collodionata nel bagno sensibilizzatore. Quando la lastra sensibile si manifesta di color biancastro leggermente opaco, non vi è a dubitare che la proporzione dell’ioduro è quella clic conviene. Invece, quando la lastra al sortire dal bagno sensibilizzatore è di un bianco di porcellana volgente al giallo, ed opaca, e per soprappiù la superficie dello strato non è ben unita, ma polverosa, si ha un certo indizio che il collodio contiene una troppo grande quantità di ioduro, per cui le prove resteranno con contrasti troppo pronunciati dai bianchi ai neri.

Quando infine la lastra prende un color verdognolo, e che è semi-trasparente dopo che venne sensibilizzata, è segno che il collodio ha una troppo piccola quantità di ioduro, per cui le prove che esso produce sono monotone, senza vigore di tinte.

t P Decantare e filtrare il collodio. — Il collodio si deve lasciar chiarificare col riposo, quindi semplicemente decantarlo, cioè versare in altro recipiente la parte chiara. E conveniente lo esimersi dal filtrare il collodio perchè esso si volatilizza troppo rapidamente, e perchè per la sua leggerezza le materie impure non rimangono per lungo tempo galleggianti alla superficie, o nuotanti pel liquido, ma si depongono al fondo del vaso, per cui riesce facile il travasare la maggior parte del liquido in uno stato di perfetta limpidità e trasparenza. Quando per un eccesso di precauzione, o per non poter aspettare sino a che si sia da sè chiarificato, si volesse filtrare il collodio, bisognerebbe coprire l’imbuto di vetro con un disco egualmente di vetro, ed un poco più largo deH’imbulo, onde porre così un ostacolo all’evaporazione degli spiriti del collodio, il signor llardwieh nel suo trattato (o) descrive un apparato per decantare il collodio col mezzo della pressione esercitala entro del fiasco, in cui è contenuto, soffiando leggermente colla bocca in un tubo di vetro che non tocchi il liquido. Questo salirà per un altro tubo piegato immerso

(a) A Manna! of Pholographic chemistnj London, 1859.