Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/388

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366 procedimenti - parte prima.

l’operazione del collodionare è sino ad un certo punto relativo alla natura del collodio fotografico. Infatti se si applica sul vetro del collodio molto etereo, ed oltre di ciò piuttosto denso ( intendiamo qui per densità la poca fluidità del collodio) l’evaporazione del liquido essendo assai celere, e la densità facendosi assai grande, l’operatore dovrà affrettarsi affinchè il collodio non si evapori troppo profondamente; se invece si fa uso di una soluzione di cotone fulminante molto alcoolica e dilungata, si potrà operare più lentamente, perchè il collodio ha in questo caso maggiore difficoltà a rassodarsi sul vetro.

4 ’ Disposizioni preliminari alt operazione del collodionare. — Prima di passare al collodìonamenlo delle lastre si deve disporre le cose in modo, che nulla vi manchi per le operazioni del sensibilizzare, sviluppare e fissare l’immagine. 11 gabinetto a sensibilizzare e sviluppare deve potersi rendere di una oscurità perfetta. Si accenderà una candela, e la si porrà in vicinanza del bacino che contiene il bagno sensibilizzatore, ma in modo, che questo si trovi all’ombra di un parafuoco di color giallo translucido posto avanti al lume, o ciò che è ancor meglio, si farà in maniera, che il gabinetto sia munito di una piccola finestra con vetri gialli che invii la luce sul bacino sensibilizzatore. 11 bagno deve trovarsi pronto a servire, scremato, ossia liberato dalla pellicola metallica che si forma alla sua superficie dopo alcune ore di riposo. I quadri, in cui si imprigiona la lastra sensibilizzala per portarla nella camera oscura, si devono preventivamente preparare, spolverare, affinchè non si abbia a perder tempo nel cercarli, o ripulirli dopo di aver sensibilizzalo. Il modello da riprodurre si deve prima mettere esattamente al foco della lente nella camera oscura per potere, senza por tempo in mezzo, esporre la lastra dopo sensibilizzala. Si deve avere in pronto nel gabinetto oscuro il liquido per sviluppare, l’acqua per lavare, e fuori del gabinetto oscuro, nel laboratorio per positive, si deve aver bello e preparato il liquido fissatore, dell’acqua in abbondanza, e due o tre bacinelle ben proprie, onde l’operatore dopo il collodionamento possa continuare senza interruzione le operazioni occorrenti a terminare la prova negativa.