Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/426

Da Wikisource.
404 procedimenti - parte prima.

liquidi rivelatori, il principiante imparerà a conoscere la sensibilità del collodio impiegato, e regolarsi sul tempo di esposizione nella camera oscura per arrivare ad ottenere risultati perfetti.

Se lo svolgimento si fa molto lento e le ombre non accusano i minori dettagli, mentre le parti illuminale dell’oggetto diventano intense, e se il disegno stesso, fissandolo coll’iposolfito o cianuro, diventa positivo per riflessione, mentre per luce trasmessa appare assai incompleto, sarà indubitatamente stato troppo breve il tempo impiegato nella posa.

Una posa eccessivamente lunga si riconosce da ciò che l’immagine si sviluppa istantaneamente, e si ricopre di una nebbia che impedisce di vedere il disegno per luce riflessa, e che fa veder le ombre imbrunite, semi-velate, invece di conservare la necessaria trasparenza, onde il disegno possa avere un sufficiente contrasto di chiari e di oscuri.

Quando si opera con oggettivi di foco corto e con molta luce, come quando p. e. si fanno i ritraili all’aperto, può succedere che dopo una posa ordinaria di pochi secondi lo svolgimento dell’immagine si produca così rapidamente, che appena versato lo sviluppatore lutto lo strato si trovi annerito uniformemente. In tale circostanza il rimedio è facile, cioè basta mettere un diaframma all’oggeltivo, o diminuire la durala del tempo della posa.

Quando invece la posa venne convenientemente effettuala, l’immagine è rapida nello svilupparsi, cosicchè in due o tre minuti sarà sviluppata. Essa veduta per trasmissione apparirà distinta con un ben proporzionato contrasto di chiari e di oscuri; essa quando è fissata sarà un po’ meno intensa, ma tuttavia distinta se si vede per trasmissione, e se si vede per luce riflessa sarà poco distinta, perchè essa è troppo robusta per poter conservare una perfetta trasparenza nelle ombre come è necessario alle positive dirette.

2’ Annebbiamento dell’immagine. — I fotografi sanno che lo strato impressionato nella camera oscura va qualche volta soggetto a ricevere un imbrunimenlo sopra tutta la sua superficie quando viene toccato con liquidi rivelatori. Questo imbrunimenlo è ora più, ora meno forte, secondo i vari casi, ed esso ha l’apparenza di un velo, o a dir meglio di una nebbia più o meno fitta, che copre l’immagine.