Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/502

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480 procedimenti - parte terza.

Si potrebbe ricorrere alla tenda portabile ohe alcuni usano per le vedute su collodio umido. Una tenda porlabile, che è assai conveniente per la sua leggerezza, semplicità, solidità, e pel suo poco costo, è quella che venne proposta dal signor cav. G. Monleliore Levi (a).

Nel libro primo, in cui abbiamo trattato dell’ottica applicata alla fotografìa, abbiamo descritto le proprietà delle lenti che servono a produrre l’immagine nella camera oscura. Queste lenti il fotografo italiano è costretto comperarle all’estero, perchè i nostri costruttori di istrumenti ottici non si sono mai seriamente occupati intorno alla fabbricazione di buone lenti fotografiche.

Non si potrebbe in un trattato di fotografia insegnare il modo di costrurre le varie combinazioni di lenti che servono per fare le vedute ed i ritratti; quindi ci limi.eremo a dare qui le formole per la costruzione della comune lente acromatica da vedute, che troviamo nell’eccellente Dizionario di fotografia di Sulton (l>).

1 dati sono: — 1° la lunghezza focale della lente; 2“ gli iudici di rifrazione per i vetri crown e flint \ 3" i poteri dispersivi dei vetri; e 4“ il raggio della superficie di fronte. Queste quantità siano espresse dai seguenti simboli:

F = lunghezza focale della lente composta,

= l’indice rifraltivo del vetro flint,

/a, = » » i crown,

0 = il rapporto della forza dispersiva del vetro di fronte col vetro di dietro,

H = il raggio della superficie anteriore della lente.

Le incognite quantità sono:

S = raggio dell’interna superficie della lente,

T = » della posteriore superficie della lente di dietro,

f j = lunghezza focale della lente di fronte, f t = » » » » di dietro.

(a) Journal o( thè photogYaphic Society. 21 september 4857. London.

(б) A Metionary of pholoyraphy by Thomat Sutton, B. A., London, 47 Ludgate Hill, 1858.