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parte prima. 63

SEZIONE III.

Rifrazione della luce. — Prisma.

La luce, come dissimo, cammina in lìnea retta quando trovasi in un mezzo omogeneo, ma quando questo mezzo, entro cui essa si move, viene a cambiare di densità o di natura chimica, e con una tale disposizione che i raggi passino obliquamente dall’uno aU’altro mezzo, allora la luce è deviala dal suo corso, o, come si dice, ritratta.

Presentiamo una forte lastra di vetro mn a facce parallele ad un fascio di raggi propagantesi nella direzione di RA, direzione obliqua relativamente alla lastra. I raggi nel punto di incontro colla superficie verranno piegati verso la perpendicolare SP, prendendo la direzione AC. Lo stesso fascio di raggi sortendo dal vetro, e venendo nell’aria, che è un mezzo meno denso, viene piegato nella direzione opposta, in modo da acquistare una direzione parallela alla primitiva, ma non coincidente con essa. Perciò quando da un mezzo meno denso la luce penetra in un mezzo piò denso, l’angolo di incidenza è piò grande di quello di rifrazione (RAS, angolo di incidenza, è maggiore di CAP, angolo di rifrazione) e viceversa nel caso opposto, quando la luce passa da un mezzo piò denso ad uno meno denso. La luce rifratta da certe sostanze