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ottica fotografica | 64 |
cristalline, per es. lo spato d’islanda, acquista due direzioni diverse. Un tal fenomeno si distingue col nome di rifrazione doppia. Non crediamo doverci intrattenere intorno a questa, ma solamente intorno alla prima rifrazione.
Misura della rifrazione della luce. La quantità della rifrazione
in uno stesso mezzo è relativa all’obliquità, con cui i raggi arrivano
alla superficie di esso.
Sia mn la sezione di un vetro a superfìcie parallele, si faccia
cadere in A un raggio di luce RA dal punto A si tiri da ambo
le parli una perpendicolare, e dallo stesso punto A, come centro,
si costruisca un circolo. La rifrazione del raggio lì A si farà
verso la perpendicolare nella direzione di Ali’ per esempio: si
tirino le rette a a, a’ a’ ad angolo retto colla perpendicolare, e
si paragoni le loro lunghezze. Queste lunghezze, o le linee che
le rappresentano, sono i rispettivi seni degli angoli di incidenza
e di rifrazione; a a è il seno dell’angolo di incidenza, a a è il
seno dell’angolo di rifrazione. 11 rapporto di questi seni viene
chiamato indice di rifrazione, ed è costante per gli stessi mezzi.
Così con un altro raggio di luce rA la rifrazione succede, neilo stesso modo, ma in grado più considerevole, per causa della maggiore obliquità dei raggi, e se si paragona i seni dei due nuovi angoli di incidenza e di rifrazione, si troverà che essi conservano ancora tra loro lo stesso rapporto di prima, per cui a a b b a a — 6’6’.