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quella che s’è domata con molta esperienza, e con lunga et assidua pazienza delle cose; e che, vinti gli affetti, è pervenuta alla cognizione delle cose salutifere. Questo è il breve tempo di questo bene. E chiunque perviene alla saviezza in vecchiezza, può dir d’esservi pervenuto per il mezzo degli anni. Sta sano.



LETTERA II

Epistola tua delectavit me etc. Ep. lxxiv.



L’Epistola tua m’è sommamente dilettata, e m’ha eccitato dal sonno, in ch’io ammarcivo, e ravvivato la memoria, che in me è già pigra e lenta. E perchè non devi tu credere, Lucilio mio, che un gran mezzo, et instrumento di pervenire alla vita beata sia il persuadersi che è un ben solo, e questo è quel che è onesto? Colui che circonscrive, e diffinisce ogni bene con l’onesto, può ben dir d’esser felice tra se medesimo. Perocchè chi giudica che l’altre cose sian beni, viene in poter della fortuna, e si sottopone al voler d’altri. Questi di questo parere son quelli, che nella morte de’ figliuoli s’attristano: questi nell’infermità son travagliati; questi nel patir ignominia, o qualche infamia son mesti. Altri vedrai tormentati dall’amor della moglie d’altrui, altri della sua medesima. Quanti sono addolorati per la ripulsa che vien lor data, quanti son crucciati dal dolore istes-