Pagina:Sentenza Tribunale di Milano - Caso Mills.djvu/61

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le due cose insieme, per arrivare ad una forma di Gruppo consolidato. E questo è stato tassato dal... cioè, questo lavoro fatto, siccome io avevo ricevuto i dividendi per regolarizzare soprattutto la posizione fiscale in Inghilterra. Tanto è vero che la lettera che il fisco inglese mi ha scritto dice: <Confermo che questa società è considerata residente ai fini fiscali nel Regno Unito e che tutti i profitti per tutti gli anni, fino al 31 dicembre ’95, sono stati pagati a lei come dividendi sui quali tutte le tasse dovute nel Regno Unito sono state pagate>. E questa è la pratica che ho fatto.
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P.M. Io quello che non riesco a capire, e scusi se torno sul punto, lei questa attività, questa assunzione in proprio della proprietà di questo Gruppo attraverso i dividendi, l’ha fatta come David Mills o per conto di un cliente?
T. No. Questa cosa qui della tassazione dei dividendi ho fatto come David Mills, come socio di Mackenzie, no, per conto mio e dei soci dello studio. Allora, per rispondere alla sua prima domanda della proprietà, cioè, vorrei chiarire un po’ la questione. La proprietà è rimasta un po’ vaga, come dicevo prima, perché nessuno ha detto: <Io sono il proprietario di queste società>. Nessuno, né Vanoni né Messina, mi ha detto: <Io sono il proprietario>. Però, se mi chiede chi mi ha chiesto, ci ha chiesto di fare le società, la risposta, ovviamente, è dirigenti del Gruppo Fininvest. Se mi chiede, allora, per conto di chi hanno agito queste società, per forza devo rispondere: hanno agito per conto della Fininvest. Se mi chiede secondo le istruzioni di chi e cosa hanno fatto le società, per forza devo rispondere: secondo le istruzioni di persone di Fininvest. Se mi chiede che iniziativa avevo io o i dirigenti della C.M.M., la risposta è: non avevamo nessun potere di iniziativa in queste società, perché le società esistevano a rispondere alle esigenze dei clienti e i clienti erano, come è straprovato da tutte le carte in giro, il cliente era il Gruppo Fininvest. E quindi il nostro ruolo, nostro, di miei dipendenti, erano di rispondere alle esigenze, alle domande, alle richieste di assistenza da dirigenti di Fininvest in queste società. Allora, se lei mette questi fatti insieme al fatto che le azioni sono almeno prese da Giorgio Vanoni, e ha messo, non so, in garanzia o quella ragione che era, se questo ammonta alla proprietà ai sensi italiani, allora sta a voi, non compete a me dire. Io posso soltanto esprimere i fatti...”.


Il P.M. chiedeva poi a Mills (pagg. 135 e seguenti) di riferire quanto a sua conoscenza anche in ordine ad altre società accorpate da Maynard nel Gruppo B, ma non facenti capo a All Iberian, quali Century One e Universal One, ma Mills indicava in Maynard la persona che aveva seguito gli aspetti operativi e gestionali.


“P.M. Se non vado errato, nel Gruppo B, il cosiddetto Gruppo B, cioè quelle società che la Maynard aveva accorpato nel Gruppo B, c’erano anche altre società che non fanno capo alla All Iberian… Io volevo sapere da lei che cos’erano e che cosa hanno fatto, e partirei da due società di