Pagina:Serao - Fior di passione.djvu/93

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la settimana delle novelle 93


— Bene. Andrete a traverso i campi, ma senza affrettarvi, dovrete avere il passo dei contadini che vanno al mercato. Parlate poco con Peppino, i contadini non parlano. Avete i baffi di un signore e di un militare; ecco le forbici, tagliateveli.

Egli eseguì senz’esitare.

— Bene. Anderete a passar il Garigliano verso Sora; è lontano, ci arriverete in due giorni: a Sora ci è la scafa, passerete il fiume. Di là siete al confine pontificio. Peppino vi lascerà, tornerà indietro, non dirà mai una parola con nessuno. Noi, probabilmente, non c’incontreremo più. Tanto meglio. Ma se ci dovessimo mai incontrare, badate bene, non mi ringraziate, non mi tendete la mano, non mi salutate, non mostrate di conoscermi. Se lo faceste, vi darei del disertore sulla faccia. Addio, dunque, signore.

— Addio, signora.

E fece per accostarsi al letto, donde la bimba lo guardava, e voleva baciarla.