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94 | Il viale degli oleandri |
cesse compassione quella folle ostinazione. Talvolta, nelle giornate nere, irritato, egli rispondeva:
— No.
— Non mi vuoi bene?
— Non ti voglio bene.
— E che vieni, a fare qui?
— Niente.
— Perché ci vieni allora?
— Eh.... così, — diceva egli enigmaticamente.
A lei passavano negli occhi delle lacrime brucianti: e tutti i fiori rosei degli oleandri intorno ondeggiavano. Egli guardava Maria pensoso, triste: forse ne aveva pietà, ma taceva. Camminavano ancora, ella con le braccia abbandonate, col bianco ombrellino che strisciava sul terreno fra le foglie secche e i fiori di oleandri caduti e quasi appassiti, con le spalle un po’ curve, abbattuta da una infelicità che la vinceva anche nel fisico: egli accanto, sogguardandola, ma non trovando parole per confortarla. Ma nel fondo dell’animo di quella pallida donnina dai fini capelli castagni, dalle guancie un po’ smunte,