Pagina:Serao - Il romanzo della fanciulla, R. Bemporad & figlio, Firenze, 1921.djvu/155

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nella lava 151


guardare il bel volto della Brown, come prese da un fàscino, il vecchio fu preso da una gelosia nera, si chiuse in un silenzio profondo. Ella chinava il capo, pallida, mortificata, non avendo il coraggio di parlare: e guardava, invidiandoli, suo fratello e Margherita Falco che giovani, belli, innamorati e poveri, si sarebbero sposati e sarebbero stati felici. Le salivano le lacrime agli occhi, guardando la faccia arcigna di quel vecchione. Si erano seduti a destra, ella un po’ indietro, con gli occhi bassi, i due fidanzati più innanzi, sereni sereni, discorrendo placidamente, pieni della dolcezza di quella sera.

— Avete visto? avete visto? — diceva Filomena Sanges alle altre quattro sorelle — la Brown porta un altro paio di orecchini questa sera. Gesù! Gesù! quanto è felice quella femmina!

— Sì, ma quanto è schifoso quel vecchio! — osservò Carluccio Finoia, primo commesso in una banca privata e fidanzato di Carolina Sanges.

— Che fa! — disse Carolina, stringendosi nelle spalle — è ricco, tanto basta! —

Carluccio Finoia rimase un po’ male, egli che aveva cento lire al mese di paga e che doveva aspettare altri quattro anni per sposare Carolina. Giusto, quella sera egli si era mostrato splendido, pagando quattordici soldi di sedie, per le cinque sorelle, il fratellino e per sè.

Per le ragazze Sanges che ogni sera, a qualunque costo, andavano alla Villa, quello di sedersi era un grave problema, lesinavano i soldi della spesa, ma spesso non vi riuscivano e dovevano andare in cerca di qualche corteggiatore dovizioso: e anche quello,