Vai al contenuto

Pagina:Serao - L'infedele.djvu/121

Da Wikisource.
114 l'infedele


bella bocca e dalla quale lo aveva ricevuto, trovandovi il senso fuggevole, ma profondo di un aroma misterioso. Egli si sorprese, o piuttosto non si sorprese punto, anzi si dilettò a pronunziare spesso il nome della diletta, con lentezza e con passione, con una costante espressione di desiderio e d’invocazione:

— Chèrie, Chèrie, Chèrie!

Egli andò in una trattoria di prim’ordine, verso le otto; e si ordinò un pranzo squisito. Aveva un grande appetito, egli che non mangiava da tanto tempo che per cibarsi: gli amici si accostarono a lui, scambiò saluti, parole, scherzi con tutti: offrì del kummel, delle sigarette. Rise molto.

Ma temendo di sospingere troppo