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La Conquista di Roma 227


«E dall’altra parte ci è Gasperini, l’ex-segretario, che certo sta rileggendo gli atti del Parlamento inglese, per poter domani parlare contro Giroux. Che ne dite?»

«Io? Niente.»

«Ora prendo con due ditini Gasperini, e lo porto nelle braccia di Giroux: così la riconciliazione sarà fatta, Copernico e Bentham la benediranno, e la finanza, nonchè l’agricoltura italiana andranno sempre allo stesso modo, cioè malissimo.»

Diceva questo ad alta voce, noncurante che quei due lo ascoltassero. Sangiorgio guardò le due porte, come per esprimere questo timore; Oldofredi intese.

«Non odono, no. Quando Giroux è con Copernico, non sente nulla, e Gasperini è smarrito nella finanza inglese.... E anche se sentissero!»

Fece la sua stretta di spalle da bravaccio, uno dei suoi gesti che gli avevano procurato la riputazione di un uomo coraggioso.

«Potrebbero rispondervi,» osservò con un tono equivoco Sangiorgio.

«Ma che! Non risponderebbero affatto. Piuttosto se la legherebbero al dito, per rinfacciar-