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la mano tagliata. | 107 |
no. Del resto, ella, che era una persona fine, riconoscente ai due giovani che erano venuti a farle compagnia, abbassò sul volto una veletta di merletto molto fitta; ella non voleva comprometterli con le belle signore dell’alta società.
— Temo per gli occhi, — spiegò lei, sempre con molta finezza.
S’incontrarono con la vettura della contessa Loredana. Costei si era buttata a sedere, stanca oramai, e si lasciava piovere addosso tutti i fiori che le gittavano. Del resto, quasi annottava e la folla si era un po’ diradata. Ma la bella veneziana riconobbe i due giovani e si levò in piedi, gridando:
— Traditori! Traditori!
— Radamès, Radamès! — rispose Ranieri, scoppiando a ridere.
— Me la pagherete! — ella gridò, ancora. — Conte Alimena, vi attendo domani sera. — E la vettura passò.
— Chi è questa sfacciata? — domandò Héliane che era seccatissima.
— Una dama, — rispose Roberto.
— Ma chi!
— Una dama, mia cara.
— Maleducata allora!
— Forse non è correttissima.
— Di quale dei due è innamorata? — disse Héliane Love, guardando i due amici.
— Di ambedue, — disse, ridendo Roberto.
— Ambedue, ambedue! — soggiunse, ridendo, Ranieri.
— Presuntuosi!
— Anche voi ci amate, Héliane? — chiese Roberto, sempre scherzando.
— Io? neppur per sogno! — e si morse le labbra, indispettita.
— Via, via, siate buona, confessate la vostra passione, — soggiunse Ranieri.