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la mano tagliata. | 191 |
— Voglio darmi al Signore, completamente.
— Così giovane, signorina mia! — esclamò la donna, con un vero dolore.
— Io non ho più gioventù.
— Non parlate così. Tante speranze, tante idee belle, tante cose.
— Nulla più, nulla più, — disse, a bassa voce, la novizia, chinando il capo sul petto.
— Voi ci ripenserete, è vero?
— Ripensarci?
— I voti non si pronunziano che dopo un anno.
— Che importa? È come se li avessi pronunziati....
— No, no.
— Anticiperò il giorno dei voti.
— Non si può, per fortuna non si può, mi sono informata! — disse la serva.
— Ma che speri, che aspetti? — disse la novizia, con accento freddo e disperato.
— Non so, signorina.... non so, ma non posso persuadermi che ciò possa finire così!
— Eppure!
— Chi sa, io potrò ritornare qui, con una buona notizia!
— Qui?
— Sì.
— Tu vuoi ritornare?
— Si sa.
— No, cara.
— Come?
— Non tornerai!
— Ma perchè?
— Desidero non vederti più, — disse la novizia, con tono fermo.
— Oh, signorina! — e quella quasi piangeva.
— Dobbiamo non vederci più.
— Signorina, signorina!
— Non piangere. Separiamoci oggi.