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la mano tagliata. | 211 |
— Eccovi turbata di nuovo. Evidentemente, siete troppo poco forte e io non vi dirò nulla.
— Per pietà, madre, parlate!
— Mi promettete di essere tranquilla?
— Sì.
— Promettetemelo per la Vergine dei Dolori a cui siete devota.
— Lo prometto, — disse solennemente suora Grazia.
Un minuto di pausa vi fu, fra le due donne: poi la madre superiora riprese:
— Vi è qualcuno che desidera parlarvi.
— Qui?
— Sì.
— Una monaca?
— No, gente di fuori.
— Gente di fuori? Ma chi? Ma chi? — gridò Rachele, con le guance accese subitamente.
— Figliuola mia, e la calma?
— Oh madre, che sgomento! È lui, è lui, non è vero?
— Chi, lui?
— Marcus Henner, il perverso, il mostro, il mio persecutore!
— Vi ho detto che egli non avrebbe mai posto il piede qui dentro!
— Vedete, mi cercano!
— Non è lui.
— E chi è?
— Una donna, figliuola mia.
— Una donna?
— Sì, Rosa, la vostra domestica, quella poveretta che vi ha tanto aiutata. —
Un sospiro di sollievo dilatò il petto di suora Grazia.
— Meno male, — mormorò.
— È giù, Rosa, — disse la badessa.
Suora Grazia non rispose.