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la mano tagliata. | 259 |
le.
Egli viene ogni anno a Londra, per due o tre mesi; prende sempre il solito appartamento, e ne sparisce a data fissa, senza avvertire o salutare nessuno.
— Un uomo misterioso? — disse Roberto.
— Misteriosissimo. Girano, intorno alla sua casa, le facce più strane: egli fa la vita più bizzarra e più incomprensibile. Alcuni dicono di aver udito spesso delle grida orribili di donna uscire dalla stanza delle sue consultazioni. Ha dei servitori assolutamente fedeli; ma, ve n’è uno, che può diventargli infedele.
— Lo avete comprato? — disse Roberto.
— Non ve ne sarà bisogno; vi è una ragione, per cui tradirà il suo padrone.
— Quale ragione?
— Egli è devoto estremamente a Marcus Henner; credo che lo ami e lo tema; ma egli adora la sua padrona.
— Vi è dunque una padrona? — domandò, trasalendo Roberto Alimena.
— Sì, — rispose Dick Leslie.
— L’avete vista?
— L’ho intravvista.
— E dove?
— Dietro il merletto di una tenda.
— Ed è giovane ed è bella? — chiese Roberto, ansiosamente.
— L’ho intravvista, vi dico: ho visto degli occhi malinconici.
— Malinconici e fieri, — soggiunse Roberto Alimena, come se parlasse in sogno.
— Non tanto giovane, — riprese Dick Leslie — un po’ sciupata, simile ad una carcerata, o ad una folle.
— E chi è costei? — chiese Roberto Alimena, che non osava far la domanda più importante.
— Dice John che è la moglie di Marcus Henner,