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314 | la mano tagliata. |
— Ma tu la vedi sempre, è vero? Come sta? Che fa?
— Io non lo so. Non la vedo mai.
— Mai? Non ci vai?
— Non mi riceve, signore, — e di nuovo i singhiozzi le sollevarono il petto.
— Come? — gridò dolorosamente Ranieri Lambertini, il cui animo si chiudeva sempre più — non ti riceve?
— No, Eccellenza.
— E perchè?
— Così: mi disse che non voleva più avere contatti col mondo.
— Ma eri la sola persona che le restasse!
— Sì: ero la sola. Ma specialmente me, mi disse, non voleva vedere.
— Perchè, te?
— Perchè le ricordavo il dolore più terribile della sua vita e la persona che più era stata crudele con lei.
— Tu?
— Io.
— A che alludeva, Rachele? — chiese tetramente il conte romano.
— Al vostro tradimento, — mormorò Rosa a occhi bassi — e a voi. —
Una sofferenza indicibile si delineò sulla fisonomia di Ranieri Lambertini.
— Ella mi odiava, mi odia, è vero? — disse alla povera serva, con voce tremante, Ranieri.
— Non so se vi odiasse.... non lo so, — e balbettava la poveretta.
— Non lo sai?
— Non me lo ha mai detto.
— Come? Come?
— Non mi parlava mai di voi.
— Mai?
— Mai.