Pagina:Serao - La mano tagliata, Firenze, Salani, 1912.djvu/440

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434 la mano tagliata.

non arrivava ad ispirare pietà, neanche con la grandezza della sua espiazione.

Fu in capo a nove giorni, in un momento in cui l’anima di Ranieri Lambertini aveva percorso tutti i giri della tragica cupezza, e rimirava dinanzi a sè una sola soluzione, la morte, fu in quel nono giorno, che egli udì bussare alla sua porta.

Senza levarsi dalla poltrona, in cui giaceva abbattuto, egli disse di entrare a colui che aveva picchiato. Chi aveva picchiato entrò, e si fermò sulla soglia.

Era Rachele Cabib, più bella, più giovane, con gli occhi lucenti di amore fra le lacrime; ella tese le due mani a Ranieri Lambertini, e gli disse:

— Mia madre mi ha scritto di venire a te, di amarti fedelmente, sino alla morte. Eccomi! —

FINE.