Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
la mano tagliata. | 63 |
— Poi, a un piccolo intervallo, un secondo fischio, identico. Allora, vostro padre a traverso la saletta va alla scala....
— La mia? la mia?
— No, quella che comunica colla porta di entrata. Malgrado tutte le sue precauzioni, io odo il suo passo.
— E poi?
— Discende, apre il portone....
— Ah!
— E risale, con qualcuno, — disse Rosa che si era fatta pallidissima e tremante, dal suo stesso racconto.
— Ne sei certa, certa?
— Sì. Si odono passi di due persone.
— Due?
— Due e non più.
— E chi è che entra in casa con mio padre?
— Io non lo so.
— Un passo pesante, leggiero?
— Un passo da uomo, reso lieve dalla precauzione.
— È un uomo?
— Pare!
— Pare? Non hai mai guardato?
— Mai. Mi avete detto che qualunque cosa udissi, non dovevo levarmi dalla mia stanza, se non a un vostro ordine.
— Hai ragione. E.... quest’uomo.... che fa, in casa?
— Pare che parlino insieme.
— Si odono le voci?
— Appena appena, ma si odono, signorina.
— Hai mai compreso quello che dicono?
— No: parlano troppo piano.
— Non alzano la voce, mai?
— Una volta, solo....
— E hai udito? hai udito?